Il D.P.R.U. di Alberobello
1. Cos'è il D.P.R.U.
Il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana (D.P.R.U.) è un documento di tipo strategico nel quale vengono individuati in modo simbolico gli ambiti territoriali, totalmente o parzialmente edificati, ove si rendono necessari interventi di rigenerazione urbana. Il documento fa riferimento alla Legge Regionale n. 21 del 2008 della Regione Puglia che promuove la “rigenerazione di parti di città e sistemi urbani” per migliorare le condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali degli insediamenti umani, mediante nuovi strumenti di intervento, elaborati con il coinvolgimento degli abitanti e dei soggetti pubblici e privati interessati.
Gli strumenti individuati dalla Legge sono i Programmi integrati di rigenerazione urbana (P.I.R.U.), i quali prevedono un insieme coordinato di interventi in grado di affrontare in modo integrato problemi di degrado fisico e disagio socio-economico che, in relazione alle specificità del contesto interessato, includono:
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La riqualificazione dell’ambiente costruito;
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La riorganizzazione dell’assetto urbanistico;
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Il contrasto dell'esclusione sociale degli abitanti;
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Il risanamento dell’ambiente urbano.
I programmi non possono comportare varianti urbanistiche per trasformare in aree edificabili aree a destinazione agricola, fatta eccezione per quelle contigue necessarie alla realizzazione di verde e servizi pubblici nella misura massima del 5% della superficie complessiva dell’area d’intervento.
Il Programma riguarda prioritariamente:
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Il recupero, la ristrutturazione edilizia e la ristrutturazione urbanistica di immobili destinati o da destinare alla residenza, con particolare riguardo all’edilizia residenziale sociale;
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La realizzazione, manutenzione o adeguamento delle urbanizzazioni primarie e secondarie;
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L’eliminazione delle barriere architettoniche;
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Il miglioramento della dotazione, accessibilità e funzionalità dei servizi socio-assistenziali in coerenza con la programmazione dei piani sociali di zona;
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Il sostegno dell’istruzione, della formazione professionale e dell’occupazione;
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La rigenerazione ecologica degli insediamenti finalizzata al risparmio delle risorse di suolo, acqua ed energia;
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La conservazione, restauro, recupero e valorizzazione di beni culturali e paesaggistici;
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Il recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente per favorire l'insediamento di attività turistico-ricettive, culturali, commerciali.
La metodologia attraverso la quale pervenire alla scelta degli elementi e degli interventi oggetto di un Programma Integrato di Rigenerazione Urbana (P.I.R.U.), prevede che i Comuni si dotino di un Documento Programmatico per la Rigenerazione Urbana con cui individuare parti significative della città - definiti Ambiti territoriali - che richiedono interventi prioritari e integrati di riqualificazione urbana e definiscono:
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Gli obiettivi di riqualificazione urbana, inclusione sociale e sostenibilità ambientale da perseguire a livello comunale o intercomunale;
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Le politiche pubbliche, in particolare abitative, urbanistiche, paesaggistico-ambientali, culturali, socio-sanitarie, occupazionali, formative e di sviluppo, che concorrono al conseguimento degli obiettivi di riqualificazione urbana;
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Le iniziative per assicurare la partecipazione civica ed il coinvolgimento di altri enti e delle forze sociali, economiche e culturali alla elaborazione e attuazione dei programmi;
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I criteri per valutare la fattibilità dei programmi;
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I soggetti pubblici che si ritiene utile coinvolgere nella elaborazione, attuazione e gestione dei programmi e le modalità di selezione dei soggetti privati.
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2. Riferimenti normativi
La fonte normativa del Documento Programmatico per la Rigenerazione è:
Legge Regionale n. 21/2008 “Norme sulla rigenerazione urbana”.
Dipartimento regionale qualità del territorio - Determina dirigenziale n. 54 del 31/08/2017 - Linee guida D.P.R.U.
La Carta AUDIS della rigenerazione urbana
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3. Il D.P.R.U. di Alberobello
L'indirizzo politico che il Comune di Alberobello ha avviato, promuove un processo di rigenerazione in cui le trasformazioni urbane possano rientrare in una complessiva strategia comunale e d'area vasta. Un'opportunità straordinaria di governo urbano per sviluppare importanti processi di pianificazione e progettazione (pubblico-privati) utili per rendere più qualificata e attraente la città di Alberobello sia per le necessità residenziali che per quelle turistiche attraverso:
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Un miglioramento della qualità del patrimonio edilizio esistente destinato alla residenza relativamente a sicurezza statica, igienico-sanitaria ed efficientamento energetico e soprattutto nel reale e concreto rapporto all'effettivo valore architettonico e paesaggistico del costruito;
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Un miglioramento estetico-funzionale del rapporto urbanistico tra area monumentale a trulli e aree contermini;
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L'individuazione di nuove polarità urbane al fine di incentivare la valorizzazione di risorse storiche, culturali, paesaggistiche della città e per affrontare, nello stesso tempo, questioni di degrado dell’ambiente fisico, sociale, economico che connotano alcune loro porzioni, soprattutto in quelle del tessuto urbano periferico collegato nel rapporto paesaggistico con la campagna;
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Il miglioramento del sistema della mobilità in riferimento sia alle esigenze pedonali e turistiche della zona trulli, che ai collegamenti veicolari con la stazione ferroviaria e con le strade principali: provinciali e statali;
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L'efficientamento degli interventi di pedonalizzazione, anche assistita, o mobilità alternativa sostenibile, per uno sviluppo capillare all'interno del sistema urbano e in particolare nel caso delle zone a maggior affluenza;
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Il miglioramento del sistema dei parcheggi e della connessa mobilità veicolare, soprattutto in relazione alle esigenze turistiche e a quelle dei soggetti deboli o con difficoltà motoria;
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Un miglioramento della qualità architettonica e del verde degli spazi pubblici e dell'arredo urbano;
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L'individuazione di meccanismi perequativi e premiali per favorire e incentivare la qualità urbana nella trasformazione promossa dai privati (anche piccoli interventi di manutenzione) e soprattutto per sostenere il miglioramento e la manutenzione degli spazi pubblici;
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Il recupero urbanistico ed edilizio di edifici (pubblici e/o privati), dismessi e abbandonati, finalizzati ad accogliere nuove e innovative funzioni urbane, compreso servizi pubblici o di interesse pubblico.
4. Il Logo
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Il processo di redazione del D.P.R.U. di Alberobello ha previsto l'adozione di un simbolo che caratterizzasse il processo e ne identificasse i suoi obiettivi nelle diverse fasi di attuazione. Un intento di caratterizzazione simbolica e semantica utile per migliorare la comunicazione, la conoscenza e la partecipazione di un processo che riguarda la qualificazione del contesto urbanistico, sociale ed economico della città.
Questo logo distintivo raccoglie e unisce in pochi segni grafici tutti quelli che sono i temi principali del Documento, ovvero:
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Le diverse scale di azione e di visione delle proposte di rigenerazione, da quella territoriale a quella urbana;
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L'importanza del senso di comunità da parte dei cittadini di Alberobello tra bambini, adulti e anziani;
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La particolare aggregazione a trulli del sistema urbano come modello di aggregazione sociale equilibrato.
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5. Il processo di rigenerazione
Il comune di Alberobello, con la Delibera di Giunta Comunale n. 31 del 22 febbraio 2018 ha attivato le procedure amministrative previste dalla L.r. n. 21/2008 della Regione Puglia, per la redazione del Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana, utile per individuare gli ambiti di trasformazione urbana da attivare tramite uno o più programmi integrati di rigenerazione urbana.
Il processo di rigenerazione urbana che il Comune di Alberobello intende avviare attraverso il Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana si pone i seguenti obiettivi:
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Definire la visione strategica della città al fine di poter avviare i successivi Programmi Integrati di Rigenerazione Urbana (P.I.R.U.);
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Costruire un esauriente quadro conoscitivo della città che rappresenti efficacemente gli aspetti urbanistici, sociali ed economici in generale e per singoli ambiti urbani omogenei;
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Eseguire la ricognizione di tutte le aree a servizio distinte per allocazione urbana, tipologia, grandezza, previsione urbanistica del piano regolatore, proprietà, ricognizione del contenzioso, dimensionamento, relazione con il bacino di utenza di riferimento, strategicità di trasformazione, verifica della capacità e del livello di trasformabilità urbana in loco;
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Individuare i valori immobiliari delle aree e degli immobili da coinvolgere nei processi di trasformazione e coinvolgimento degli attori economici e sociali nelle scelte;
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Formulare un indirizzo programmatico alla proposta di rigenerazione urbana, in linea con il dettato della L.r. 21/2008, all'interno dei territori già urbanizzati e in linea con la tendenza di contrasto al consumo di suolo e su logiche di sviluppo innovative (green-economy), e con individuazione di polarità multifunzionali e di eccellenza anche di rappresentanza dei beni culturali rurali, dei prodotti della terra e degli elementi del paesaggio urbano e rurale;
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Verificare i carichi di flusso sulla parte del sistema di mobilità della città coinvolto nel processo di rigenerazione;
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Introdurre il diritto di equità (perequazione) tra i proprietari delle aree soggette a trasformazione e quindi di soluzioni appropriate e adeguate a stabilirne soluzioni qualificate, equilibrate ed equicomparate tra tutte le aree da coinvolgere;
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Verificare lo stock abitativo disponibile (case sfitte, occupate, non idonee);
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Individuare le priorità di trasformazione in relazione alla disponibilità di risorse finanziarie pubbliche, alle esigenze strategiche e ai risultati attesi e al tipo di proposta che si intende stimolare tra gli operatori privati;
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Stabilire le procedure di partecipazione delle parti sociali ed economiche solo in presenza di un quadro di conoscenze certe e dettagliate e in presenza di un indirizzo politico condiviso;
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individuare la cabina di regia istituzionale (tecnico-politica) capace di sovrintendere i processi e renderli efficienti, anche in relazione ai processi di partecipazione da attivare per la costruzione del programma.
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6. I Protagonisti
Questo Documento è stato promosso dall’Amministrazione Comunale di Alberobello ed è stato redatto dal Dott. Arch. Giancarlo Mastrovito (D.D. n. 117 09/05/2018) incaricato con con il supporto e la consulenza tecnica del Dott. Marcello Greco e dell’Ing. Vincenzo Basile. L'incaricato unitamente al suo gruppo di lavoro, al fine di attivare un processo di conoscenza e partecipazione si è occupato dell'ideazione e dell'attivazione di questo sito web.
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Gli attori che devono interagire nel processo di rigenerazione urbana di Alberobello sono:
1) Il Pubblico
2) Il Privato economico
3) Il Privato collettivo.
1) Il Pubblico
Il coinvolgimento è anche finalizzato al concordare e verificare direttamente le scelte da fare e le soluzioni da adottare per rendere più snelle le procedure attuative dei programmi stessi.
Gli Enti pubblici considerati sono i seguenti, cui potranno aggiungersene altri nel corso dell’elaborazione ed ogni altro soggetto pubblico portatore di interessi legittimi:
• Regione Puglia
• Città Metropolitana di Bari
• Comuni contermini
• Agenzia del Demanio dello Stato
• ARCA Puglia
• ANCI Puglia
• Protezione civile
• Soprintendenza ai beni Archeologici della Puglia;
• Soprintendenza per i beni Architettonici e per il Paesaggio Città Metropolitana di Bari
• Soprintendenza per il patrimonio storico-artistico ed antropologico Città Metropolitana di Bari
• ARO
• Acquedotto Pugliese
• ARPA Puglia
• Camera di Commercio di Bari
• Enti e concessionari delle reti urbane
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2) Il Privato economico:
I proprietari delle aree, le Imprese, gli Investitori, gli sviluppatori, le Banche, le Assicurazioni, le associazioni di scopo, le Società di Trasformazione Urbana, Imprenditori promotori o potenziali promotori di project financing.
3) Il Privato collettivo:
Residenti, Parrocchie ed associazioni, Comitati degli inquilini e dei cittadini, Cooperative sociali, Centri di formazione professionale, Associazioni di categoria, Ordini professionali, Associazioni sportive, Associazioni culturali, Associazioni Ambientaliste, Cooperative di servizi e gestione ambientale, Associazioni di volontariato promozione sociale e della cooperazione, Associazioni esercenti commerciali e delle attività della ricettività turistica, Organizzazioni imprenditoriali nel campo dell’edilizia, dei servizi, del commercio.
7. I Documenti
Deliberazione della Giunta Comunale di Alberobello n. 31 del 22/02/2018
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